Se stai cercando aiuto per comprendere come aprire un negozio nei dettagli, sei sul posto giusto!
Continua la lettura della nostra guida che ti formerà sugli aspetti principali da tenere in considerazione prima di aprire un negozio
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“Oggi, dopo 273 giorni di duro lavoro sono riuscita a realizzare quello che volevo da tempo: aprire un negozio! L’inaugurazione è andata anche meglio di come immaginavo, c’è stato il pienone. Il parcheggio era al completo già alle 11 di mattina e la giornata è continuata alla grande, con gente che andava e veniva e che ci ha fatto pure un sacco di complimenti”.

Queste sono le parole di Carlotta, negoziante iscritta alla Cliento School, che esprime la sua meritata soddisfazione nel giorno dell’apertura del suo negozio.
Vorresti anche tu, come lei, arrivare preparato al giorno della TUA inaugurazione e fare il pienone?

Non sei il solo!

Lo sapevi che l’Italia è al primo posto tra i principali Paesi Europei per il numero di esercizi commerciali al dettaglio? Con ben 606.224 negozi! – Istat

Sicuramente è un dato positivo, se ci sono così tanti negozi significa che funzionano. Allora, sembrerebbe una buona idea aprirne uno, giusto?

Purtroppo non è tutto rose e fiori, perché molti negozi chiudono ogni anno. Sai quanti? Circa 10.000!
L’antidoto alla chiusura è fare le cose come si deve e pianificare nei minimi dettagli, prima ancora di aprire il negozio. Abbiamo creato questa guida per aiutarti a capire come aprire un negozio dal punto di vista strategico ed operativo.

Ah, non dimenticarti di prendere un quaderno per segnarti tutte le cose che dovrai fare.

13 STEP per essere informato su come aprire un negozio da tutti i punti di vista

 

STEP 1: Seleziona il macro settore

Probabilmente, sai già quale sarà il macro settore del tuo negozio, per esempio, potresti voler aprire un negozio di abbigliamento o scarpe, una profumeria o una cartoleria.

È molto importante avere le idee chiare su questo punto perché da questa decisione dipenderanno gli step successivi, come la scelta della location, quindi prendi il tuo quaderno e scrivi subito quale sarà il macro settore pertinente.

Ma come aprire un negozio nel macro settore giusto?

Il consiglio che diamo sempre è di vendere prodotti che conosci o che ti appassionano. L’obiettivo nel lungo termine è divenire il guru del tuo macro settore, il tuo negozio diventerà un vero e proprio punto di riferimento. Quindi studia, attendi corsi e tieniti costantemente informato.

Anche se pensi che la tua idea di negozio sia insuperabile e ti porterà ad un fatturato cospicuo, si tratta pur sempre di un’idea che va testata e poi validata. Quindi niente fretta!

STEP 2: Analizza la zona e gli altri negozi

Sicuramente hai già una mezza idea su dove vorresti aprire la tua attività, giusto? Benissimo, ma non farti prendere ancora dall’entusiasmo. Devi studiare attentamente la zona e il livello di concorrenza nel modo più oggettivo possibile, come?

Rispondendo a queste prime domande e prendendo nota.

a) La zona

Da quest’analisi dovrai comprendere chi frequenta questa zona della città: sono i residenti o i pendolari?
È una zona molto popolata?
La popolazione scende o sale a seconda delle stagioni? Per esempio, nelle località di mare il numero degli abitanti potrebbe triplicare in estate, ma in inverno?
E ancora, la zona è in un periodo di crescita economica o sviluppo? Ci sono nuovi progetti municipali che la faranno crescere economicamente?
Qual è la densità dei negozi? Ce ne sono troppi rispetto alla popolazione o troppo pochi?

b) Gli altri negozi

Quando analizzi gli altri negozi, fai una sorta d’indagine sulla concorrenza. Guarda se ci sono negozi già esistenti simili a quello che vorresti aprire, se ci sono: come ti differenzierai? C’è qualcosa di migliore che puoi offrire?
Poi dovresti studiare dove gli altri negozi sono posizionati geograficamente e come si pubblicizzano.
Infine, il mio suggerimento preferito è questo: fai finta di essere un cliente ed entra in questi negozi per comprendere un po’ di più sulla customer experience ma anche su quali sono i loro punti di forza e quelli di debolezza.

Queste sono solo domande per stimolarti, ma vai oltre, segnati sul tuo quaderno tutte le domande che ti vengono in mente!

STEP 3: Inizia a farti un’idea su come posizionarti nel mercato in modo da differenziarti

Adesso, che sai tutto sulla zona, ma soprattutto sui negozi circostanti, puoi iniziare a fare un piano su COME DIFFERENZIARTI nel tuo macro settore. In questo modo, definirai la tua identità e unicità, e ciò ti darà un vantaggio competitivo ineguagliabile.

Come trovare la strada per la differenziazione? Nella specializzazione.

Potrei scrivere dieci pagine intere su questo concetto dato che è vastissimo, interessantissimo e soprattutto importantissimo, qui te lo riassumerò in alcuni punti, ma se vuoi approfondire ti consiglio di leggere il nostro libro “Come aprire un negozio o rilanciarlo”.

In breve puoi mettere in atto una delle seguenti specializzazioni:

  • Specializzazione per prodotto: decidi di vendere prodotti unici di un certo tipo, per esempio, un negozio che vende solo cibo per animali biologico.
  • Specializzazione per target: decidi di soddisfare specifiche esigenze di un segmento ben definito di persone. Per esempio, se vuoi aprire una cartoleria, potresti aprirne una solo per chi ha professioni specifiche come avvocato, notaio, funzionario e che quindi ha un reddito elevato e si aspetta prodotti di un certo livello.
  • Specializzazione per PEP: PEP è l’acronico di Problemi – Esigenze – Passioni, cosa significa? Diventare il punto di riferimento perché riesci a soddisfare uno o più PEP. Per esempio, se intendi aprire una libreria, potresti decidere di vendere solo libri in lingua inglese così gli inglesi che vivono in Italia verranno da te e risolvi il loro problema di trovare libri in lingua madre, ma anche gli studenti che hanno l’esigenza di leggere libri in inglese compreranno da te.

Qual è il super potere della specializzazione?

È che stabilisci l’identità del tuo negozio in modo netto e riconoscibile e resterai più impresso nella mente dei clienti. Il tuo negozio spiccherà rispetto alla massa di negozi privi di carattere e spesso tutti uguali. Inoltre, ti permetterà di ottimizzare l’assortimento dei prodotti e il magazzino potrà essere gestito al meglio, evitando troppi prodotti differenti che non soddisfano nessuno.
Quando hai i clienti target ben in mente e i tipi di prodotti consoni alla tua specilizzazione ti sarà facile selezionare i prodotti giusti e gestire il magazzino in modo efficiente.

STEP 4: Testa la tua idea e inizia a farti conoscere sul web

Ora ti sembrerà di aver già fatto tutto il lavoro di ragionamento, sai come aprire un negozio dal punto di vista strategico e ti senti pronto…

ALT! Fermo lì!

La cosa più corretta da fare arrivato a questo punto è mettere in discussione le tua idea di negozio e testarla, così non ti lancerai a capofitto in un’impresa che non sai se funziona, come ti accennavo all’inizio.

Gli scopi di questa fase sono due:

  1. testare la tua idea di negozio e comprendere meglio i gusti del pubblico;
  2. farti conoscere online e iniziare a costruire un’audience qualificata.

Come fare?

Ecco, alcune cose da fare assolutamente in questa fase, continua ad appuntarti tutto sul tuo quaderno.

  • Crea sondaggi per testare la tua idea di negozio: attraverso i canali social potrai raccogliere i feedback dell’audience, grazie a sondaggi pubblici o anonimi. I risultati ti faranno comprendere se la tua idea di negozio ha potenziale ed anche come aggiustare il tiro.

Nota dovuta: i risultati che ottieni dalle indagini che farai non sono una garanzia di successo, perché quando si crea un’impresa si affronta un rischio e nessuno ti può dare garanzie di successo. D’altro canto se i test falliscono potrebbe non essere dovuto alla tua idea madre ma a come la stai sviluppando, quindi fai attenzione a questa fase e cerca di sfruttarla il più possibile.

  • Utilizza i social per promuoverti: i social media, in particolare Facebook e Instagram, sono strumenti potentissimi per iniziare a creare interesse verso i tuoi prodotti, anche se ancora non li hai. Qui hai l’occasione di presentare virtualmente i prodotti e vedere le reazioni che provocano. Per esempio, puoi condividere le foto dei prodotti che intendi vendere prendendole dai siti web dei fornitori o altrove, immediatamente vedrai quanti like, condivisioni e interazioni ricevono.
    Noi consigliamo di investire anche nella pubblicità a pagamento perché così puoi targetizzare un’audience di potenziali clienti che si trova in prossimità del tuo negozio e in più aumenti la visibilità dei tuoi contenuti.

Nota dovuta: non preoccuparti se ancora non hai un logo o brand definito (ti parlerò di questo nello step a seguire), per ora quello che conta è vedere se le persone mostrano interesse e interagiscono.

  • Crea un pubblico di potenziali clienti: iniziando a curare i tuoi canali social, come ti ho appena detto, creerai un gruppo di follower qualificati che potrebbero diventare clienti quando aprirai. Il tuo scopo attraverso la pubblicazione dei post e della pubblicità a pagamento è suscitare interesse ed interazioni, stimolare la curiosità. Inoltre, un pubblico di seguaci ti sarà strumentale per lanciare il negozio alla grande per l’inaugurazione.
  • Perfeziona la tua idea di negozio: le risposte, i feedback, i commenti che riceverai sui social ti faranno comprendere meglio le esigenze, i desideri e i problemi dei tuoi clienti target. Così potrai migliorare la tua offerta in corso d’opera e proporre prodotti e servizi ancora più in linea con le esigenze del target.

Le attività di questa fase ti faranno spendere tempo e denaro, ma sono necessarie per non incorrere in perdite ingenti in futuro. E poi ti permettono di far conoscere il tuo negozio prima ancora che esista fisicamente!

STEP 5: Brand

Dopo aver valutato le reazioni dei potenziali clienti sui social e la validità della tua idea, finalmente potrai svilupparla all’atto pratico, iniziando dalla definizione dal brand.
Partendo dalla specializzazione, dai prodotti e dai clienti target devi stabilire tutto quello che definisce il tuo brand, ti sembra difficile? Segui questi punti e capirai cosa fare.

a) Nome del negozio

Il nome dovrebbe riflettere quello che vendi, il tuo target e i famosissimi PEP, per questo solo adesso puoi concentrarti e sceglierlo e non prima, quando non avevi le idee chiare. La strategia preferita della Cliento School è quella di scegliere una parola che richiama il tuo punto di forza ovvero, la tua specializzazione. Per esempio, Claudia della Cliento School ha chiamato il suo negozio MiniLui e indovina cosa vende? Abbigliamento per soli bambini fino a una certa soglia di età.

Quando decidi il nome del negozio è sempre bene stabilire anche una tagline, cioè una sorta di sottotitolo che esprima in modo concreto la specializzazione del negozio. Ad esempio, se hai un negozio che vende prodotti di pellame prodotti dal negozio stesso, la tua tagline potrebbe essere: “Borse e accessori fatti da noi”.
Mi raccomando, usa una tagline che dica chiaramente di cosa si occupa il tuo negozio e che non sia né troppo astratta né troppo creativa. Per farti capire cosa evitare ti porto l’esempio di Alfa Romeo, la loro tagline è “La meccanica delle Emozioni”. Questa è quasi poetica ma non esplicita in modo chiaro la specializzazione del marchio. Certo, nel caso di Alfa Romeo, va bene così perché è un’azienda di fama internazionale e tutti sanno di cosa tratta. Nel caso del tuo negozio invece, la tagline ti sarà d’aiuto per comunicare la specializzazione.

b) Colore

Scegli uno o più colori che identificano il tuo brand, anche in questo caso devi ispirarti ai prodotti e alla clientela. Per esempio, se vendi prodotti per bambini, magari il colore nero non si addice al negozio.
I colori sono davvero importanti perché li dovrai utilizzare in modo continuo sia negli interni del negozio, sia nelle comunicazioni, per esempio nelle grafiche per i social. Rappresentano una vera e propria ancora visiva che permette ai tuoi clienti di riconoscere il tuo negozio all’istante, per questo dovresti anche valutare i colori degli altri negozi, in modo da differenziarti anche da questo punto di vista.

c) Pittogramma

Il pittogramma è il simbolo che si trova sul tuo logo, come sopra, dovrà essere in linea con i prodotti che vendi e la clientela finale.
Dato che il pittogramma è assieme ai colori un segno distintivo potentissimo dovrà rispecchiare l’identità del tuo negozio ed essere memorabile. Ti consiglio di puntare su qualcosa di semplice, chiaro e perspicace.

Per esempio, guarda il logo qui sotto, dal pittogramma è evidente che si tratta si una caffetteria a tema vinili con anche la vendita dei vinili stessi.

esempio pittogramma

Fonte: Pinterest

Prepara la bozza e le idee, ma poi affidati ad un buon grafico per la realizzazione finale!

STEP 6: Crea il tuo Business Plan

Che cos’è il business plan o piano aziendale?

Documento che definisce obiettivi, strategie, processi, politiche e azioni con orientamento a medio termine e che delinea i risvolti economico-finanziari delle stesse. – Fonte: Treccani

Come capirai si tratta di un documento che ti permette di definire le modalità e gli obiettivi del negozio ed anche i costi, è indispensabile anche per chiarirti le idee su come aprire un negozio, o meglio il tuo negozio.
In questa fase, vorrei che tu ti concentrassi in particolar modo sulla stima dei costi per comprendere quanto devi guadagnare per rimanere a galla.

Ecco i costi da considerare:

  • Apertura forma societaria, Acquisto/Affitto locale.
  • Lavori di ristrutturazione.
  • Arredamento.
  • Impianti, attrezzature o macchinari.
  • Insegna.
  • Consulenze professionali (qui rientrano geometra, architetto, commercialista, notaio, consulente del lavoro, eventuale società per ricerca personale, etc..).
  • Permessi e autorizzazioni varie.
  • Acquisto merce del magazzino iniziale.
  • Costi SIAE o Costi per far realizzare la shop radio personalizzata.
  • Sito web.
  • Inaugurazione.
  • Costi di grafica.
  • Pubblicità.
  • ecc.

Mi raccomando non saltare l’ultima voce ovvero i costi pubblicitari, noi della Cliento School suggeriamo, per un negozio indipendente, un budget mensile almeno di 1000 euro per la pubblicità.

Preparati un bel documento in Excel così potrai calcolare rapidamente i costi e sapere quanto devi fatturare nell’arco dei primi sei mesi per non incorrere in perdite. Per aver più informazioni sui costi per aprire un negozio e il business plan ti rimando alla lettura di quest’articolo Quanto costa aprire un negozio? [Business Plan].

STEP 7: Scegli la location

Scegliere la location è sempre un compito arduo, io ti posso aiutare proponendoti alcune domande che guideranno la tua decisione. Mi raccomando, continua a prendere appunti sul tuo quaderno.

a) Le vendite dei tuoi prodotti sono o non sono influenzate dalla location?

Dovresti pensare a quale influenza possa avere il posizionamento del negozio rispetto alle vendite, per esempio se vendi un prodotto di nicchia di cui i clienti hanno necessità, dove posizioni il negozio non sarà poi così fondamentale, perché i clienti saranno disposti a fare uno sforzo in più per venirti a trovare.
Al contrario, se vendi prodotti il cui acquisto è spesso dettato dall’impulso, la location ha MOLTA importanza e devi assicurarti un buon flusso di persone. Ad esempio, se vendi caramelle e cioccolatini, raramente qualcuno visiterà il negozio appositamente – a meno che non ti conosca già – più spesso invece avrai clienti che passavano di lì per caso e sono stati attirati dalla tua vetrina ricca di leccornie.

b) I clienti frequentano o non frequentano la location che hai in mente?

Devi pensare a quanto sia importante che la location sia in un punto facilmente raggiungibile/visibile dai clienti target. Infatti, hai mai notato che accanto alle piscine si trovano molto spesso negozi che vendono cuffie e costumi da bagno? Quindi, per esempio, se vendi abbigliamento per la terza età, dovrai assicurarti che il negozio sia raggiungibile a piedi e magari situato in un quartiere residenziale popolato perlopiù da anziani.
Altre volte, non è importante che la location sia raggiungibile dal target, per esempio se vendi abiti da cerimonia, il posizionamento del negozio magari assume un aspetto secondario, ciò è da valuare anche in base alla concorrenza.

c) Ti potresti permettere l’affitto?

Pianificare le tue possibili entrate e uscite è molto importante per stabilire quanto puoi permetterti di pagare per l’affitto, per questo dovresti aver già compilato il business plan.
A volte alcuni si chiedono se è meglio comprare anziché affittare, anche questo dipende da quanti soldi hai da investire.
Rifletti attentamente e fai i tuoi calcoli, certamente se hai un negozio più centrale avrai un flusso di persone maggiore e quindi guadagnerai di più.
Ricordati che dovrai anche mettere in conto i possibili lavori di ristrutturazione e l’arredamento.

d) È lo spazio sufficiente o idoneo a quello che vuoi vendere?

Molto importante è anche valutare se lo spazio a disposizione è sufficiente per esporre ed immagazzinare i prodotti, ma anche se la vetrina è nel punto giusto e se la forma del negozio potrà soddisfare le tue esigenze.

e) Quali negozi ci sono vicino?

Studiare quali negozi sono vicini è fondamentale ed ecco in quali termini puoi valutare i negozi limitrofi:

  • Condividono lo stesso target? Se gli altri negozi hanno un target simile dal punto di vista demografico potrebbe essere un segnale positivo poiché significa che la location è frequentata da clienti in target (ovviamente qui parlo di negozi che vendono cose diverse dalle tue e non competitors).
  • Quali prodotti vendono? Avere negozi accanto che vendono prodotti diversi ma complementari o dello stesso livello è senz’altro positivo. Se per esempio, vuoi aprire una gioielleria e il negozio accanto vende borse firmate, c’è la possibilità che i clienti del negozio accanto siano interessati ai tuoi prodotti.
  • C’è la possibilità di partnership? Potresti anche vedere se a livello strategico vi sono delle possibili partnership da concordare, questo aumenterebbe la tua visibilità e offrirebbe valore aggiunto ai clienti. Per esempio, se ti vendi cappotti, giacche e simili, puoi distribuire dei buoni sconto della lavanderia accanto, così a fine stagione i clienti potranno lavare i giacconi ad un prezzo scontato. Allo stesso modo, la lavanderia potrebbe dare ai clienti uno sconto da usare su un acquisto nel tuo negozio per incitarli a visitarti.

 

STEP 8: Fornitori e magazzino

Ed ecco lo step su come aprire un negozio più amato! I scelta dei prodotti. Ma a questo punto del processo dovresti già sapere che cosa vuoi vendere e quindi potrai dedicarti alla scelta dei fornitori. Il primo consiglio è di selezionarli non solo a seconda del costo della merce ma anche del loro servizio, quindi affidabilità, puntualità ecc…

Il secondo consiglio che ti do è di evitare di commettere l’errore di vendere solo prodotti a basso margine, perché ti senti in colpa a ricaricare un margine EQUO. Come già spiegato nell’articolo “Cosa posso vendere nel mio negozio” i margini dei prodotti devono coprire non solo le spese del prodotto stesso, ma tutti gli altri costi, come l’affitto, gli stipendi, le bollette e via dicendo.

Se ricarichi margini del solo 15/20% fallirai o farai molta molta fatica solo per rimanere a galla.

Ecco la formula per calcolare i margini dei prodotti:
[(costo di acquisto del prodotto – prezzo di vendita)/ costo del prodotto] *100

Spero che la applicherai e non ti sentirai in colpa per ricaricare un margine congruo.

Con il tempo dovresti essere bravo ad innalzare il potere contrattuale con i fornitori vendendo più degli altri clienti, in questo modo riuscirai ad ottenere prezzi e condizioni più favorevoli, come il pagamento a X giorni, anziché alla consegna o uno sconto per l’acquisto di tot merce. Tutto questo ti permetterà di alzare ancora di più il margine dei prodotti.

Inoltre, ricordati che dovrai riuscire ad avere l’esclusiva della zona sui prodotti.

Per quanto riguarda la gestione del magazzino, in molti non comprendo come farla in modo efficiente permetta di guadagnare di più e risparmiare. In realtà, è un concetto basilare ed ha a che fare con la liquidità del negozio. Se acquisti troppa merce e il magazzino è sovraccarico con prodotti che magari non venderai per un anno, ti si presentano due problemi:

  1. hai usato un sacco di soldi per comprare merce che non ti serve e non potrai investire quei soldi in attività che ti portano guadagni come il marketing.
  2. I beni che hai acquistato diminuiranno in valore o addirittura passeranno fuori moda e quindi dovrai svenderli.

Questo esempio ti mostra come una cattiva gestione del magazzino comporti problemi. Per gestire bene il magazzino devi comprendere:

  • Come organizzare gli spazi in modo efficiente.
  • Le scorte minime necessarie.
  • L’ammontare delle merce giacente nel magazzino.
  • La profittabilità dei prodotti (come dicevamo prima i margini!).
  • La rotazione del magazzino, ovvero, quanti prodotti di un certo tipo vengono acquistati e venduti in un dato periodo.

STEP 9: Burocrazia

Questa è forse una delle parti più noiose per comprendere come aprire un negozio appieno, ma non demordere e ricordati che il commercialista potrà aiutarti ad ottenere tutte le licenze, i permessi e le certificazioni che ti servono. Questo step varia molto a seconda del tipo di negozio che intendi aprire, per questo ho deciso di fare solo una lista sommaria delle pratiche burocratiche che riguardano la maggior parte dei negozi:

  • Aprire la Partita IVA che sarà intestata a te stesso in quanto negoziante o alla società che hai creato. Se decidi di mettere in piedi una società dovrai anche rivolgerti ad un notaio.
  • Iscriversi al registro imprese presso la Camera di Commercio (CCIAA), dato che il negozio è considerata una piccola impresa.
  • Aprire le posizioni previdenziali presso INPS e assicurative presso INAIL, il commercialista o un consulente del lavoro potranno farlo per te.
  • Inviare la dichiarazione di inizio attività (DIA) al Comune dove si trova il negozio.
  • Richiedere una consulenza ad un architetto o geometra per sapere se necessaria la compilazione della SCIA,
  • Comunicazione di Inizio Attività al Sindaco, dove confermi che seguirai la normativa vigente per il tuo settore.
  • Informarsi presso l’ufficio comunale per assicurarsi che il negozio sia idoneo rispetto alle norme in vigore.
  • Controllare la destinazione d’uso del locale, se non idonea dovrai fare richiesta per cambiarla.
  • Verificare che il negozio rispetti le norme di igiene dettate dall’ASL (Azienda Sanitaria Locale) per evitare multe o la chiusura del negozio.
  • Per modifiche e ristrutturazioni del negozio dovrai richiedere una consulenza ad un geometra per i permessi, ad un ingegnere per i progetti e poi chiedere l’autorizzazione in comune. Attenzione, se il locale si trova in un edificio storico, non potrai fare alterazioni.
  • Pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico, se intendi occupare il suolo pubblico.
  • Richiedere l’autorizzazione in Comune per esporre l’insegna del negozio.

Come ti accennavo ci potrebbero essere altre pratiche burocratiche in più da fare a seconda di quello che vendi, ad esempio se avrai a che fare con oro e argento ti servirà una licenza in metalli preziosi, se venderai alimentari ti servirà l’HACCP, quindi informati bene.

STEP 10: Il Visual

Come si dice: “l’occhio vuole la sua parte” e nel caso del negozio vuole più di una semplice parte!

L’aspetto visual si concretizza nell’arredamento, nei colori, nella vetrina, nell’insegna, nell’illuminazione, nell’organizzazione dello spazio e molto altro. Il visual cattura l’attenzione del cliente e non solo, influenza direttamente la customer experience e persino le vendite.

Ecco i punti chiave da tenere a mente quando progetti l’aspetto visual del negozio:

  • il visual deve essere in linea con il tuo brand, con i prodotti che vendi e con il tuo cliente-target.
  • Uno degli obiettivi principali del visual è mettere il cliente a proprio agio appena entra in negozio.
  • L’illuminazione mette in risalto i prodotti, non sottovalutarla!
  • L’ordine è un ordine, non puoi avere un negozio disordinato perché ti complicherà la vita da negoziante e scoraggerà i clienti all’acquisto.
  • Dovrai costruire sapientemente il percorso che il cliente intraprende quando entra in negozio, facendo delle simulazioni comprenderai quali sono le aree calde e organizzerai lo spazio in modo consono. Puoi anche inserire dei cartelli per facilitare il percorso ed aiutare il cliente ad esplorare gli spazi.
  • L’esterno del negozio ed in particolar modo l’insegna deve riflettere l’interno, quindi devi assicurarti che sia in linea con il brand.
  • La vetrina è importantissima e va organizzata a dovere.
    Cosa fare? Mostrare pochi prodotti in modo organizzato, scegliere un tema, cambiare l’allestimento di frequente.
    Cosa non fare? Utilizzare cartelli, magari scritti a mano, che diminuiscono il valore percepito del tuo negozio.
  • Non dimenticarti che il Visual Merchandising riguarda tutti i sensi e non solo la vista. Quindi dovrai preoccuparti di scegliere la musica appropriata per il target, una fragranza idonea e poi dare l’opportunità ai clienti di interagire con i prodotti.
  • Impara tutte le regole per disporre i prodotti in vetrina ma anche all’interno del negozio.

Vediamo il negozio Hollister Co. che in fatto di visual ne sa molte.

Il visual di Hollister Co.

Questa catena (parte di Abercrombie & Fitch) vende principalmente abbigliamento casual per ragazzi ispirato allo stile di vita californiano e i loro negozi lasciano davvero il segno. Anche se non sei un fan del brand, ti garantisco che quando ne esci te ne ricorderai. Perché?

Perché hanno costruito negozi con il cosiddetto WOW factor che rispecchiano il loro target e rappresentano i loro prodotti. Appena entri vedrai che l’illuminazione è soprattutto rivolta ai prodotti e nel negozio stesso c’è solo la luce flebile emanata da un lampadario di cristallo e poi non potrai non notare la musica, che evidentemente attira il target: le playlist sono tutte ispirate a uno stile di vita da surfista. Nell’aria viene spruzzata una loro fragranza, che devo dire è irriconoscibile e molto penetrante. Gli interni del negozio sono suddivisi in vere e proprie stanze, tanto che ti sembrerà di essere dentro alla casa di qualcuno, a completare questa sensazione è l’arredamento: poltrone in pelle, tappeti, palme, tavole da surf e poi armadi usati come espositori.
Ultima chicca? I commessi e commesse sono tutti molto rilassati con infradito e altri capi da spiaggia del brand. Pensa che in passato, fino al 2015, Hollister assumeva solo commessi/e attraenti come modelli, ora hanno dismesso questa pratica.

come aprire un negozio ispirazione Hollister

Fonte: By Wing1990hk – Own work, CC BY 3.0

 

Fonte immagini

Il visual merchandising è davvero fondamentale per sapere come aprire un negozio a dovere, quindi leggi e studia e se non sai progettarlo da solo puoi richiedere la consulenza di un esperto.

STEP 11: Crea il tuo piano di marketing

Mentre stai terminando l’arredamento, puoi cominciare a pianificare il tuo piano di marketing, che ti assicura un flusso di clienti costante. Il nostro metodo è quello del RETAIL FUNNEL, che vedi illustrato qui sotto.

retail funnel illustrazione Cliento School

E ora te lo spiego in soldoni:

  1. Attira i clienti con la pubblicità: attraverso i social media, i volantini, manifesti e così via. Il cliente ti vede per la prima volta e finalmente sa che esisti.
  2. Aggancia: ora lo scopo è ottenere il suo contatto in modo da contattarlo successivamente. Come si aggancia? In vari modi. Il top è agganciarlo chiedendo l’email o il numero di telefono o l’indirizzo di casa. Oppure si può agganciare in modo più soft, come invogliarlo a diventare un tuo follower sui social. Tutto ciò serve per restare in contatto anche se il potenziale cliente non viene in negozio.
  3. Consolida: invia comunicazioni personalizzate per rimanere presente nella mente dei clienti con SMS, post su Facebook, Whatsapp, newsletter, cartoline… scegli il canale migliore per te!
  4. Vendi: il potenziale cliente ti sta seguendo assiduamente quindi è pronto a comprare. Invia comunicazioni che invogliano a venire in negozio a comprare.
  5. Soddisfa: il cliente rimane soddisfatto dall’acquisto ed ha avuto una buona customer experience.
  6. Incentiva: siccome il cliente è soddisfatto tornerà a comprare da te. Non solo, racconterà della sua esperienza positiva anche ad altri e promuoverà il tuo negozio tramite il passaparola.

Nel libro “Come aprire il negozio o rilanciarlo” spieghiamo il retail funnel in modo approfondito e dettagliato con esempi e spunti concreti provenienti dalla vita reale di negozianti che ci seguono, è l’unico nel suo genere. Per saperne di più sull’argomento, acquista il libro qui >

Quindi, per tirare le fila del discorso, arricchire il tuo database è lo scopo principale del marketing soprattutto appena apri un negozio.

STEP 12: Assunzione del personale

Come aprire un negozio senza personale? Impossibile (a mio avviso).

Ora che i lavori del negozio sono pressoché terminati puoi pensare ad assumere il personale, forse vorrai fare tutto da solo e non ti passa neanche lontanamente per la mente di delegare il tuo lavoro.
Ma ti rendi conto di quante sono le operazioni da compiere quotidianamente?
Non si tratta solo di servire i clienti, ma gestire il negozio, contrattare con i fornitori, fare i conti, parlare con il commercialista e via dicendo.

Per mia esperienza posso dirti che fare tutto da solo è una cattiva idea, perché non avrai tempo per gestire tutte le altre cose importanti che ti permettono sviluppare il negozio dal punto di vista strategico.

Se stai pensando di assumere qualcuno, ricordati che devi formare il personale così che possa condividere i tuoi valori, la cultura aziendale e il raggiungimento dei tuoi obiettivi.

Ricordati che le qualità da ricercare in un/a commesso/a sono: atteggiamento e naturalezza, simpatia, sicurezza e autostima, affidabilità, voglia di crescere, intraprendenza e giusto approccio alle lamentele dei clienti e alle critiche.

STEP 13: Apertura

Perfetto, ci siamo! Ora hai tutte le carte in regola per aprire il negozio, domani puoi aprire e comunicarlo al mondo intero…ma aspetta? Sei sicuro di avere le carte in regola e che tutto funzioni?

Decidi il giorno della tua grand opening o inaugurazione ufficiale ed inizia a promuoverla, ma prima di quel giorno dovrai fare una soft-opening.
Che cos’è?
Si tratta di aprire le porte del tuo negozio senza dirlo a nessuno, questo serve a fare le prove generali per evitare brutte figure quando il negozio sarà ufficialmente aperto. Infatti, potresti ancora non essere bravo a maneggiare la cassa o l’aria condizionata oppure la tua commessa è alla prima esperienza e deve acquisire un po’ più di conoscenza dei prodotti. La soft opening ti aiuterà ad arrivare davvero preparato al grande giorno…

L’inaugurazione, come immaginerai, è un evento e come tale si suddivide in varie fasi.

  • Pre evento: in questa fase devi creare anticipazione per l’evento stesso, attenzione non saltarla mai! Tramite i social puoi fornire anteprime del negozio e incuriosire i clienti.
  • Evento: questo è il giorno in cui avrai preparato attività, promozioni e regali da dare ai clienti. Dovrai farti conoscere il più possibile dalla clientela e raccontare la tua storia per iniziare una relazione.
  • Post evento: questo è il momento perfetto per tornare nella mente dei partecipanti, ringrazia inviando una comunicazione al database e condividendo post sui social.

Ora puoi continuare la tua avventura da negoziante…

Ultima cosa da fare

Lo so, ti avevo detto che c’erano 13 step da seguire per conoscere come aprire un negozio nei dettagli, ed è così, ma c’è un ultimo consiglio che voglio darti…

Prima, rispondi a queste domande mentalmente:

  • Pensi che ti sarebbe utile conoscere le esperienze di altri negozianti alle prese con gioie e dolori del negozio?
  • Credi che aprire un negozio sarebbe più facile se conoscessi le strategie giuste?
  • Sei d’accordo se ti dico che i consigli di esperti del settore ti aiuterebbero a lanciarti in questa nuova avventura in modo più consapevole?

Se hai risposto “” ad almeno una di queste domande, ti resta solo una cosa da fare:

leggere il nostro libro “Come aprire un negozio o rilanciarlo”.

Il primo e unico libro nato dall’esperienza di 50,000 negozianti e che vanta il contributo degli esperti del settore che spiegano le strategie concrete per aprire un negozio attraverso esempi pratici di facile comprensione e che ti faranno riflettere su quello a cui non hai ancora pensato e agire nel modo giusto.
Dai un’occhiata all’anteprima del libro qui.

Questo è anche uno dei pochi libri ad essere amato da chi un negozio ce l’ha già perché aiuta i negozianti a rivedere il loro modo di pensare e a migliorarsi. Lo testimoniano le foto dei negozianti che mostrano il libro orgogliosi.

Quindi sia che tu voglia aprire un negozio, sia che tu sia già un negoziante esperto, c’è sempre qualcosa da imparare. Acquista il libro qui >

Alla prossima e in bocca al lupo per tutto!

Sabina Liberatore
Esperta Controllo di Gestione & Budgeting
Studia, agisci, misura e migliora!

  • Colori, colori e sempre più colori! 🌈
Ok, ma qual è il tuo Tiffany? Aspetta, ti spiego.

Le vetrine, i prodotti, le grafiche social… se ci pensi i colori sono un aspetto importante quando parliamo di comunicazione e ovviamente sono presenti ovunque (l’hai notato vero? 😅).

Ma allora perché sono così sottovalutati? Perché si scelgono a cuor leggero senza studiarne le reali conseguenze?

La logica dovrebbe essere chiara: i colori hanno un impatto diretto sulle tue comunicazioni e le comunicazioni influenzano i tuoi risultati.

Ovviamente questa è una semplificazione, ma funziona.

E se è vero che i colori impattano sulla percezione di vetrine, prodotti, grafiche… che conseguenze potrebbe avere sul tuo negozio se anche tu scegliessi un tuo *potente* colore identificativo?

Proprio come il famoso caso di “Tiffany”.💚

Guarda che la stessa cosa puoi farla tu… puoi scegliere il TUO “Tiffany”! Un colore univoco, appunto che senti “tuo”, immediatamente associato dai tuoi clienti alla *tua* attività.

Hai già il tuo “Tiffany”?
Dai, faccelo sapere nei commenti e se non ce l’hai… dicci quale vorresti o quale pensi sia il più adatto per il tuo negozio! 😁

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    Qualche giorno fa sono entrato in un negozio LEGO 🧱 e sono uscito da lì che ero iscritto al loro database, di mia spontanea volontà! 🤩
Il modo in cui è successo ve lo racconto subito.

Il commesso non mi ha PREGATO, non è stato minimamente insistente: mi ha semplicemente INVOGLIATO. Con entusiasmo mi ha raccontato delle iniziative uniche legate all’essere iscritto, gli eventi, i vari vantaggi… che motivo avevo di dire no? 😊

Questo è quello che dev’essere anche il *tuo* approccio. Non vendere, ma *offrire*, dare dei buoni motivi ai clienti per iscriversi, interagire, interessarsi a ciò che fai.

Ovviamente questo approccio non funzionerà sempre.❗
Magari su dieci persone a cui parlerai con entusiasmo, si iscriveranno solo tre, ma il tuo obiettivo è MASSIMIZZARE il risultato.

Meglio dieci persone davvero interessate a ciò che fai e dici, che cento iscritte con una email e un telefono finti solo per andarsene velocemente! 😅

Hai dei metodi sicuri o simpatici che usi? Se sì, perché non ce lo racconti qui nei commenti? Magari ci iscriviamo anche noi! 😉

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